La Serie A va avanti ma a capienza ridotta: solo 5.000 tifosi sugli spalti, quali sono i club più penalizzati.
L’emergenza Covid si abbatte sulla Serie A, con la Lega che ha deciso di ridurre la capienza degli stadi a 5.000 persone. Un compromesso tra le richieste del governo e quelle dei club. Da Palazzo Chigi era arrivato l’invito a prendere in considerazione l’ipotesi di sospendere il campionato o di giocare a porte chiuse. La risposta della Lega, prima dell’incontro con il governo, è stata quella di ridurre ulteriormente la capienza. E così, per due giornate di fatto, la capienza passa da 50% a 5.000 persone, con un notevole contraccolpo economico. Andiamo a vedere allora quali sono le squadre più penalizzate dalla decisione di ridurre ulteriormente la capienza.
Serie A, capienza ridotta a 5.000 persone: i club più penalizzati
Il limite a cinquemila persone scatta dal fine settimana del 15-16 gennaio, quindi dalla terza giornata del girone di ritorno Si andrà avanti per un paio di giornate, fino alla sosta. Due giornate che regalano comunque big match di grande importante. E, come noto, le partite di cartello sono quelle che premiano di più al botteghino.
Calendario alla mano, il 16 gennaio si disputa Atalanta-Inter, partita che avrebbe potuto richiamare un considerevole numero di spettatori sugli spalti. Il 22 gennaio allo stadio Olimpico di Roma si disputa Lazio-Atalanta, altra partita di richiamo. La terza partita di cartello è Milan-Juventus, in calendario per il prossimo 23 gennaio. Questa è sicuramente la partita di spicco che risentirà maggiormente della riduzione della capienza a cinquemila tifosi. Con una capienza al cinquanta per cento, la partita avrebbe potuto generare un incasso vicino ai tre milioni di euro. Con soli cinquemila tifosi sugli spalti invece gli incassi della serata calano drasticamente.
La Supercoppa italiana
Le disposizioni della Lega salvano invece la Supercoppa italiana, che si disputa il 12 gennaio a San Siro. Per la partita in questione la capienza massima è fissata ancora al cinquanta per cento, quindi per Inter e Juventus gli incassi della serata sono salvi.